giovedì 26 dicembre 2013

domenica 15 dicembre 2013

The Doctor, the comet and the tree kings

Stavo pensando a un bigliettino di auguri in stile Doctor Who. Stelle, tramonto, tardis... questa era un'idea, ma l'ho scartata... ;-) Diventava poco natalizia! Del tipo...


Gli stivali si posarono su un terreno ghiaioso.

-Ed eccoci qua!- esclamò il Dottore appena uscito dal Tardis.

Clara lo seguì un po’ circospetta strizzando gli occhi per abituarsi all'abbassamento di luce dell’esterno.  Fu sorpresa di sentire l’aria serale calda sulla pelle, impregnata di un dolce profumo di gelsomino. Attorno a lei c’erano arbusti secchi e una distesa di pietre. –Mmmm.- Commentò incrociando lo sguardo perplesso di una capra magrissima accanto ad un cespuglio spinoso. –Mi sembrava avessi menzionato un Natale alternativo. Mi era sfuggita la parte sul deserto.-

Il Dottore si esibì in uno dei suoi sorrisi luminosi. Di quelli di cui ci si dovrebbe preoccupare.

-Cara Clara. Benvenuta nell’antica terra di Assiri e Babilonesi. Protettorato romano, nonché regno di Giudea.-

Clara sollevò le sopracciglia. –Cosa?!-.

 Il braccio del Dottore ruotò a presentare teatralmente la vallata che si apriva davanti a loro.
Clara restò senza parole.

L’orizzonte era una  fascia di colori accesi che andavano dal giallo al porpora al rosa. Il tramonto regalava bagliori sfumati alle alture aride altrimenti immerse nel buio. I pendii erano avvolti dalla foschia creata dalla sabbia e dall’ultimo calore trattenuto dal terreno.

Su un’altura si intravedevano i contorni di una città fortificata dall’aspetto esotico fatta di alti palazzi, torri sottilissime e palmeti nascosti dietro le recinzioni. Le sue guglie tondeggianti rilasciavano bagliori dorati verso l’ultimo sole. Il suono diffuso delle cicale era ovunque attorno a loro.

Gli occhi di Clara si allargarono per la meraviglia. Era come ammirare una illustrazione di Le mille e una notte. Solo che nessun dipinto avrebbe potuto descrivere il cielo sopra di lei.

Non aveva mai visto uno spettacolo del genere sulla Terra. Le stelle lontane dall’orizzonte già splendevano come lanterne, luminosissime e sembravano così vicine e così tante da poterne raccogliere a manciate solo alzando la mano. Era come se tutte le galassie dell’universo si fossero radunate sopra la vallata e fra tutte risaltava la sorprendente scia rossa di una cometa.

-E’… è…-

-Lo so. Mancanza di inquinamento e di luce elettrica combinata con favorevoli coordinate geografiche.- Terminò lui sbrigativo.

Clara lo guardò male. –Non era esattamente quello che volevo dire.-

Il Dottore studiò l’orologio dorato che portava al polso.
-Bene. Siamo in anticipo sul Natale. O almeno rispetto la data che poi voi umani farete corrispondere al Natale fra qualche secolo.-

-Siamo a Betlemme?!- Realizzò la ragazza con un brivido.

-Non proprio. Diversi chilometri di distanza.-

Senza sapere perché Clara si sentì sollevata da quella risposta. –Pensavo facesse più freddo. Sai, per via del bue e l’asinello… la capanna…-

Il Dottore era concentrato sul paesaggio che rapidamente scompariva nel buio della notte. –Mh mmm.- Annuì pensieroso.

Clara sospirò. –Ok non mi stai ascoltando.-

Lui invece si voltò verso di lei. – Esatto. Fa caldo.- Sottolineò gravemente. –Una calda notte invernale nel deserto.  E sai un’altra cosa, Clara?-

-Cosa?- Lo assecondò la ragazza con cautela riconoscendo la sua espressione raggiante.

Il Dottore indicò la vallata sotto di loro. -Quelli sono Re Magi.-

Tre sagome scure avanzavano lentamente lungo un sentiero polveroso. Tre cavalieri su cammelli con qualche asino e servitore al seguito.

-Davvero?!!-

Il signore del Tempo sospirò . –No.- Disse come se fosse ovvio. –I Re Magi dovrebbero essere ancora molto distanti da qui, arriveranno solo fra qualche settimana.-

-E allora quelli chi sono?-

-Questa è un’ottima domanda. Ma soprattutto, Clara…- Il Dottore le si avvicinò con fare cospiratorio. –Quello che dovremmo fare ora, al più presto, senza attrarre troppo l'attenzione,  sarà recuperare quella cosa …- Il suo sguardo penetrante guizzò verso la stella cometa. – appena tocca terra...  e farlo prima di loro.-

lunedì 9 dicembre 2013

Doctor Who Legacy


Premessa. Doctor Who Legacy è una App scaricabile sia da I-Tunes che da Google Play. Detto ciò...

Finalmente un gioco di Doctor Who che crea dipendenza!
(Almeno in soggetti come me che adorano Montezuma 3 e simili.)

Prima di tutto ci sono tutti i personaggi delle serie Sei e Sette... e si gioca con il Dottore!!! E poi il solito sistema del far combaciare le sfere di colori simili si eleva di una dimensione: coinvolge davvero lo spazio e il tempo onorando benissimo, nel suo piccolo, una serie basata sui viaggi nel tempo. ;-)


I personaggi sono disegnati davvero molto bene. Sono tantissimi! Io ci gioco assiduamente e ne ho "raccolti" solo alcuni per ora. Ehehe, mi viene in mente Idris in "La moglie del Dottore" quando dice ad Eleven che porta continuamente a casa randagi! ;-)
Così si può creare davvero la nostra gang ideale e provare più combinazioni.

La meccanica di base è quella di combattere gli avversari combinando assieme sfere dello stesso colore. La sfera si può spostare ovunque nel campo di gioco per cinque secondi. (Spazio Tempo!) In questo modo con un minimo di strategia si possono comporre Combo che aumentano i valori di attacco dei nostri eroi.


Ogni personaggio è associato ad un colore, mentre le sfere rosa fanno recuperare i punti vita.
Non si gioca con l'ansia "Mamma mia, se muoio ora devo ricominciare da capo!". E' stato pensato per divertirsi e godersi la partita. A parte le sfere rosa ci sono alcuni personaggi che hanno l'abilità speciale di curare e se proprio dovesse andare male si può spendere un Cristallo Temporale per continuare la partita senza perdere gli ultimi progressi.

In ogni partita si ha una certa percentuale di probabilità di "droppare" degli oggetti... che possono essere Cristalli Temporali di vario tipo che servono per lo più a far passare di livello i personaggi quando si raggiunge la decina (10, 20...), oppure nuovi outfit per i protagonisti o nuovi personaggi da far salire sul Tardis.
E' il piacere di rigiocare le partite fino a che non si ottiene quello che si desidera.


Questa è la schermata del personaggio. Ad ogni passaggio di livello si può assegnare un punto a HP (i punti vita) o ad ATK (l'attacco) o a Heal (la difesa).
Questi tre punteggi combinati di tutti i membri del team determinano anche i valori del Dottore.

Per ora si può scegliere se il nostro leader sarà Eleven o Ten, ma gli sviluppatori hanno promesso implementazioni future, anche con nuove stagioni da giocare. Non vedo l'ora!

Cosa non da poco, infine, questo gioco è FREE.
Si possono comprare dei Cristalli dal loro store ma non è assolutamente necessario ai fini del divertimento del gioco o del progresso. Con un po' di pazienza si possono comunque ottenere dalle partite.

Il mio punteggio non può che essere positivo.
Meccaniche di gioco, personaggi con un minimo di crescita alla RPG, grafica tutto concorre a creare un ottimo risultato.
Un must per i fan del Dottore e un bel gioco per tutti gli altri.
:-)

Aggiunta: ho scoperto durante le ferie che il gioco non funziona se non si è collegati a internet e per adesso questa è l'unica pecca riscontrata.

domenica 8 dicembre 2013

The Five(ish) Doctors Reboot, sub ITA 1/2





The Five(ish) Doctors Reboot, sub ITA 2/2

ultime due parti



The Five(ish) Doctors Reboot

Bellissimo extra girato da Peter Davison, il Quinto Dottore, in occasione del Cinquantesimo di Doctor Who che coinvolge i Dottori Classici non chiamati per lo Speciale.
Guardatelo, fa morire dal ridere!! Sono tutti fantastici!!



Forbidden Planet

Ok, e ora farò pubblicità al Forbidden Planet. :-)
MAI visto un negozio tanto bello!!!
Il paradiso per tutti gli appassionati di qualsiasi cosa che vada dalla fantascienza ai manga, passando per il fantasy e tante altre cose che non ho notato perchè troppo stordita dal mio primo impatto al Paese dei Balocchi. :-)


Io, abituata a scaffali nascosti nelle Città del Sole dove trovare i vecchi moduli di D&D quando ero piccola... o negozietti in vie secondarie in cui si entrava un po' circospetti ... ho scoperto un megastore affollato e ricchissimo!


Con occhi pieni di meraviglia ho trovato il settore del Dottore. IL SETTORE!  
Avevo il cestello in mano e mettevo dentro di tutto: calendario, bustine dei personaggi casuali, scatolette dei personaggi, porta oyster card, Tardis profumatore per auto, poster, carte da gioco. 
Poi ho visto passare una ragazza che aveva anche dei suoi dvd nel cestino. "Ah, ecco, devo trovare anche il reparto dei dvd." Ho detto. E lei:"E' al piano di sotto."
AHAHA!!!! 
1) IL PIANO DI SOTTO?! C'è anche un piano di sotto!!!!!
2) Era italiana pure lei!
3) LOL.
Quel giorno mi sono ritrovata "per caso" a ripassare di lì tre volte... si vede che in fondo Londra non è poi tanto grande. ;-)




Christmas Time!

Il tempo è volato, tutta presa dal Cinquantesimo... e siamo già l'otto dicembre!
Che strano Natale sarà questo! Esaltante ed emozionate!
Cominciamo con l'albero. Piccolo, ma già introduce all'atmosfera giusta. :-)


Il primo che indovina tutti i titoli dei dvd che compaiono nella foto vince un Odd in miniatura. :-)

sabato 9 novembre 2013

Step 2, Tardis sognato

e ripassato. Poi lo coloro. :-)


Doctor Who 50° Anniversario, primo trailer!

eccolo!
Il trailer della puntata del 23 novembre... e dopo tanta astinenza, per questo week end, sono annunciati ben DUE trailer. Le due settimane che restano di attesa di fanno più emozionanti che mai con gli appuntamenti in programma!!!


domenica 20 ottobre 2013

Tazze... ehm

Hello, tazzine colorate by Ikea. Nonostante i miei buoni propositi di non comprare più tazze per un po' a voi non ho saputo resistere!



sabato 19 ottobre 2013

TRAILER 50° ANNIVERSARIO DOCTOR WHO



Finalmente un trailer dopo tanta attesa!

"Ho passato tutte le mie vite a scappare correndo… nel tempo e nello spazio… ogni secondo di ogni minuto di ogni giorno per più di 900 anni. Ho combattuto per la pace in un universo in guerra. Ora è giunto il momento di affrontare le scelte che ho fatto nel nome del Dottore. Il nostro futuro dipende da un singolo momento di un giorno impossibile. Il giorno da cui sto scappando da tutta la mia vita… il giorno del Dottore!"

domenica 13 ottobre 2013

Sogno

Questa notte ho sognato un Tardis con un lucernario sul tetto! Era notte ed usciva una bella luce.
Ecco, l'ho schizzato sul mio blocco.


Non sarebbe male poter vedere le stelle stando alla consolle.

The Doctor Said, aggiornamento

Su Rai 4 hanno appena ridato due delle puntate che preferisco in assoluto del Dottore: "A good man goes to war" e "Let's kill Hitler". Così ho aggiornato la sezione delle citazioni con un paio di schede nuove. :-)


lunedì 30 settembre 2013

Hot dog con gorgonzola

Giornata dura al lavoro? Sparatevi questo hot dog!


Scaldate il pane in padella qualche secondo, poi ci spalmate il gorgonzola, generosamente, ci aggiungete l'hot dog, due fette di formaggio gouda e una passata di senape. Meglio se ne fate già due così non dovete rialzarvi con la bava alla bocca!

domenica 29 settembre 2013

Mattias Adolfsson

Oh mio dio! Adoro questo illustratore. L'ho scoperto solo ieri per caso ma mi ha folgorata!



domenica 22 settembre 2013

Pancakes

Ottima idea per la colazione del week end... o per una dolce cena!
Difficoltà: facile. Tempo: un pochino, più che altro per far scaldare in padella i vari pancakes.

Ingredienti:
- 1 uovo
- pizzico di sale
- 30 g di zucchero
- 20 gr di burro sciolto
- 250 gr di farina
- 250 gr di latte
- 10 gr di lievito

Mescolare con una forchetta in una terrina: l'uovo leggermente sbattuto, il sale, lo zucchero e il burro sciolto.
Poi aggiungere un po' per volta, mescolando bene, la farina, il latte ed il lievito.

Con un mestolo a cucchiaione versare in una padella calda una mestolata di composto.
Far scaldare fino a che in superficie non si formano delle bollicine ed i bordi si solidificano.

Girare il pancake. Il colore giusto è "camoscio", come in foto. ;-)
Ripetere fino ad esaurimento del composto.
Infine gustate il risultato con sciroppo d'acero!


Poster del Cinquantesimo di Doctor Who modificato

Ho trovato su internet questo poster modificato da un fan. E' ancora meglio dell'originale!


domenica 15 settembre 2013

Polpette tonno e ricotta

Questa ricetta è un po' più lunga del panino ma comunque facile da realizzare.
Ingredienti:
- 50gr di pangrattato
- 200 gr di tonno sgocciolato
- 2 uova
- 200 gr di ricotta
- 50 gr di formaggio grana grattugiato
- 10 gr di capperi
- 4 alici
- pepe, sale e prezzemolo


Mettete in una ciotola la ricotta, il tonno, le uova, il formaggio grattugiato e mescolate con una forchetta.
Tritate i capperi e le acciughe.
Aggiungeteli alla ciotola.
Unite quindi il pangrattato, il prezzemolo, un pizzico di sale e pepe.
Amalgamate il tutto.
Adesso formate delle polpettine da 30 gr circa l'una, sono abbastanza piccole.
Passate le polpette in altro pangrattato.
Infine friggetele nell'olio di semi fino a che non diventano dorate.
Una passata nella carta assorbente e sono pronte, deliziose!

sabato 14 settembre 2013

Panino con Burro di Arachidi e Banana

In cerca di un panino facile ma stufi dei soliti sapori? Provate questo :-)

PANINO con BANANA e BURRO DI ARACHIDI

Cominciamo con qualcosa di facile facile e sorprendente!
Dolce e salato assieme, è un panino 3D gustosissimo.

Bastano:
- pane tipo sandwich
- banana
- burro di arachidi
- burro normale
- marmellata di fragola
- sottilette

Imburrate un lato delle due fette di pane che comporranno il panino col burro normale.
Sull'altro lato spalmate su una fetta il burro di arachidi e sull'altra la marmellata.


Tostare in padella le due fette (posate sul lato del burro normale!) per 1 minuto.
Tagliate la banana in 4 parti (prima a metà e poi per lungo, non a rondelle), e tostare la banana in padella per 1 minuto.
Mettete una fetta di sottiletta o altro formaggio sopra ogni fetta di pane. Al centro la banana... chiudere tutto e GNAM!



domenica 18 agosto 2013

Children of Earth, finale alternativo EPILOGO 3/3


Jack poteva percepire il disagio del Primo Ministro e dei suoi due collaboratori seduti dietro il lucido tavolo di mogano. Paradossalmente lui, solo e in piedi davanti a loro, sotto esame, si sentiva sicuro e a proprio agio. Non era stato lui ad essere ripreso dalle lenti a contatto-telecamera mentre decideva freddamente quali categorie di bambini dovevano vivere e quali morire e non era stato lui a dare l’ordine di distruggere Torchwood. Dopo tutto quello che era successo, comunque, la soddisfazione provata ora era di ben magra consolazione. Nonostante tutto sul suo cuore aleggiava l’amara sensazione della sconfitta per come i governi avevano reagito alla minaccia.

-Quindi cosa ci può dire di questo… Dottore?- Ripetè il Primo Ministro.

-Stavo morendo avvelenato, signore, non ricordo particolarmente bene cosa è successo.- Jack non cambiò la propria versione.

Il ministro sbuffò irritato. –Lo abbiamo visto tutti, Capitano. La telecamera militare ha trasmesso chiaramente l’arrivo di questo… personaggio. Sembrava conoscere i 4.5.6. Chi era?-

Questa volta fu Jack a dover controllare il tono della voce. –Con tutto il rispetto, signore, mi pare che qualsiasi cosa sia successa ieri abbia scongiurato una enorme crisi planetaria, abbia salvato vite ed evitato ai governi di dover fronteggiare una guerra civile e decisioni che non dovrebbero mai essere prese.- Cercò di rilassare la dita delle mani chiuse a pugno. –Torchwood ha ricevuto un aiuto. Questo deve bastare. E credo che la UNIT concorderà con me.-

Silenzio teso per un lungo istante. Il Primo Ministro picchiettò i polpastrelli sul tavolo. –Per ora può andare, Capitano Harkness, ma non abbiamo finito.-

Jack sorrise gelidamente. –Oh, invece abbiamo finito eccome.- Disse indicando i propri occhi a pro-memoria. –Vi ricordo che ci sono cose che anche voi preferireste non venissero rese pubbliche. Signori. Buona giornata.- E con questo si voltò ed uscì dall’ufficio con passo deciso, il cappotto lungo che gli svolazzava alle spalle. Gli ci volle tutto il percorso fin fuori il palazzo per rallentare il battito del proprio cuore.

Quando raggiunse il cancello del parco riuscì a sorridere sinceramente alle due persone che lo stavano aspettando.

-Frappuccino.- Martha gli porse un bicchiere di Starbucks.

-Meglio una camomilla, Martha.- Scherzò lui, accettando però volentieri l’offerta. –E’ bello rivederti, ragazza. Ehi, Micky Micky Mouse, come va?- Scambiò poi un saluto cameratesco con il giovane di colore che pareva aver messo su qualche muscolo dall’ultima volta che lo aveva visto.

-Tutto sommato bene, se consideriamo che gli alieni hanno deciso di invadere la terra proprio durante il nostro viaggio di nozze!- rispose Micky.


Si avviarono tranquilli lungo il viale ombreggiato del parco. Era piacevole ascoltare in sottofondo i bambini giocare sapendoli al sicuro. Quale rischio immenso avevano corso tutti. Jack scacciò con decisione dalla mente l’immagine delle porte dell’inferno aprirsi. –Sarete riusciti lo stesso a consumare, spero…-

Micky rise. –Ci puoi scommettere, fratello.- e ricevette una gomitata poco gentile da Martha. –Ehi!-

Passeggiarono un po’ in silenzio, godendo della compagnia reciproca. Martha prese a braccetto Jack, col suo fare deciso e gentile. –Cosa succederà ora?- chiese.

Il Capitano ci pensò su. –Molte cose, credo. Cambieranno un po’ di volti al governo. Cambieranno dei nomi. Cadranno delle teste, letteralmente. Tutto in modo molto composto e segreto.-

-Tu cosa farai, Jack?-

Lui sospirò. Si fermò e guardò i luminosi occhi scuri di Martha. –Credo che me ne andrò.-

-Come, te ne andrai?-

Jack scosse la testa. –Le persone che amo sono state prese in ostaggio e hanno rischiato la vita. Ho perso colleghi, tanti amici. Sono stanco, Martha. Ho vissuto tante vite, è tempo che ne cominci una nuova, lontano da qui.-

La ragazza lo fissò come se potesse leggergli dentro tutto il dolore che provava. Annuì comprensiva. –E che ne sarà di Torchwood?-

-Oh!- Jack sorrise. –Un cambiamento al vertice non sarebbe male. Conosco due splendide donne che saprebbero rendere Torchwood migliore.- E ovviamente pensava a Martha e Gwen.

-Ehi, com’è che io non vengo mai considerato?- Protestò Micky. –Comincio a pensare che non fosse solo una mania del Dottore…-

-Quindi lo hai rivisto, il Dottore, intendo.- Intervenne Martha.

-Oh, si. E’ arrivato. All’ultimo momento… come fa lui, come se niente fosse e poi è sparito di nuovo.- Sul volto di Jack passò un’ombra cupa. –Prima o poi non ci sarà per aiutarci e allora sì, daremo il peggio di noi.-

Martha gli strinse il braccio. –Daremo il meglio, Jack. Sempre.-

Cara Martha, così ottimista, pensò mestamente il Capitano.

Lei sorrise. –Però mi sarebbe piaciuto rivederlo.-

Micky fece una smorfia. –Considerando che ha la tendenza a rubarmi la ragazza a me non tanto.- Scherzò.

Jack scosse la testa divertito. –Bhe, ha cambiato faccia di nuovo. Sembra più giovane, se non lo guardi dritto negli occhi. E adesso indossa un ridicolo farfallino.- Poi si ricordò della cosa che portava in tasca e si fermò. –Aspetta. Ho un regalo da parte sua per te.- E porse a Martha un nuovo cellulare. –Non è un I-Phone, c’era troppa gente all’Apple Store, così siamo entrati nel negozio vicino, ma ha…-

-Il roaming universale.- rise Marta all’idea del Dottore che andava a fare acquisti all’Apple Store. –Grazie. Gli manderò un sms. Così lo informo del matrimonio.-

Micky si accigliò. –Hai detto che adesso indossa un farfallino e sembra più giovane? Martha, non c’era quel tipo che ballava strano al nostro matrimonio… ciuffo lungo, giacca e gilè? Il cugino della tua matrigna?-

-Cosa? Quello col ciuffo e il farfallino? Non era il cugino di Annalise, pensavo fosse un tuo collega dell’officina…-

Martha e Micky si scambiarono una occhiata sbalordita.

Poi Micky proseguì con cautela. –E’ quello che ci ha regalato la macchina del caffè che…-

-… non funziona.- Terminò Martha e si portò una mano alla bocca. –Oh cielo! Potrebbe non essere una macchina del caffè! L’hai lasciata accesa?-

-Non mi ricordo, si, l’ho lasciata a scaldarsi un po’ per vedere se si sbloccava…-

-C’era un biglietto?-

-Non so…-

-Jack, non osare andartene senza salutarci prima.- Esclamò Martha. –Ci vediamo presto, ma adesso…-

Jack alzò le mani. –Correte a casa. Posso fronteggiare solo un evento catastrofico a settimana.-

Martha lo baciò sulla guancia e corse via con suo marito.
Jack li guardò con affetto allontanarsi. Poi riprese a sorseggiare il frappuccino e si avviò con calma lungo il viale del parco.


Children of Earth, finale alternativo 2/3


Il pavimento cominciò a tremare.
Una colonna di fuoco squarciò le nubi e piombò sul tetto del palazzo. Vetri andarono in frantumi e allarmi si misero a suonare per la città. Nella sala con la teca l’aria fu risucchiata da un improvviso calore.

-Ianto, Come chiamate questi… esseri?- Il Dottore non si scompose.

-Ehm. 4.5.6.-

-SEI.SOLO.GLI.UMANI.SONO.DEBOLI. ANCHE.CON.UN.SIGNORE.DEL.TEMPO.LA.TERRA.CADRA’.-

-Sbagliato.- Il Dottore socchiuse gli occhi. -Non sono solo. Jack?-

Il Capitano Jack Harkness, ansimante per la corsa, era appoggiato allo stipite del portone. Calcinacci cadevano tutto attorno a loro mentre il terremoto cresceva di intensità. –Dottore. Tutto fatto. Quando vuoi.- Aprendo le porte aveva capito che cosa gli era stato in realtà consegnato.

Il Dottore fissò la teca. –Vampiri di Galla Parlaxi. Questo siete. Pirati, locuste di mondi. Ma gli umani, i deboli umani, vi hanno dato un nome che sarà la vostra condanna.- Nella sua mano si accese l’estremità verde del cacciavite sonico. -4.5.6. E’ una frequenza, giusto?-

-Oh. Lo è.- Sorrise Jack. Battè velocemente una combinazione sul Grimaldello Entropico, e soprattutto a base Empatica.

Il Dottore puntò il cacciavite sonico sulla teca vibrante. La sagoma deforme di un alieno si scagliò contro il vetro.

–E questo, signori, è un Cacciavite Sonico.- Dichiarò il Signore del Tempo.

Jack lanciò il Grimaldello con lo schema ricomposto e pulsante, il Dottore attivò il Cacciavite sulla giusta frequenza. La sala si accese di una luce accecante e un’onda sonica si propagò, scontrandosi con le correnti create dagli alieni. Il boato che ne seguì finì di distruggere tutti i vetri rimasti. Compreso quello della teca, ormai vuota.


La telecamera smise di proiettare e nella sala del Consiglio di Emergenza tutti fissarono attoniti il monitor nero.


Children of Earth, finale alternativo 1/3


L’aria era diventata densa da respirare, la gola rovente e gonfia. Gli occhi bruciavano di lacrime e non solo a causa della tossina che era stata diffusa.
-No, Ianto…- Jack sentì il mondo sgretolarsi attorno a lui. Poi da lontano arrivò un suono, dissonante.
Oltre il raspare della creatura gongolante dentro la teca di vetro. Oltre il suo cuore che batteva disperatamente per vivere. Oltre le grida che giungevano ovattate dai corridoi. La sua mente ignorò quel suono per lunghi secondi completamente concentrata sulla situazione disperata.
Poi il suono aumentò. Un respiro metallico. Una vibrazione. La pelle di Jack su percorsa da un brivido elettrico. Una vibrazione dello spazio-tempo…
Le luci tremarono. La telecamera ebbe un malfunzionamento momentaneo mentre una nuova sagoma inspiegabilmente prendeva forma all’interno della sala, proprio dietro il Capitano Harkness e il suo collega prostrato a terra.

A distanza di sicurezza, nella sala del consiglio gli eminenti esponenti militari e di governo si sporsero sul tavolo increduli. Fra le scariche elettrostatiche del monitor distinsero una nuova ombra rettangolare proiettarsi sui due uomini di Torchwood. Assurdamente l’ombra di aprì come una porta di luce e ne emerse una persona.

Jack si lasciò cadere seduto.
Fissò il TARDIS. Si, era il TARDIS, quello. Il dolore al petto si fece straziante.
Era la prima volta che moriva avendo una visione di quel genere. Di solito si limitava a diventare tutto nero. Nessuna luce in fondo al tunnel, tanto meno una luce emanata dal Vortice del Tempo.
Poi dalla porta della cabina blu uscì un uomo che non riconobbe. Alto, magro, un lungo ciuffo di capelli tirato in parte sulla fronte, il mento deciso e una… era una cannuccia fucsia quella che teneva in bocca?!!
-Salve!- Esclamò il nuovo arrivato come se si fosse appena presentato ad un compleanno. I suoi occhi grigi abbracciarono in un secondo tutta la sala e poi si posarono, luminosi, magnetici, su Jack.
–Serve un Dottore?-
Jack provò un moto di sollievo e rabbia così intenso da non riuscire a muoversi. Rimase lì a bocca aperta fino a che Ianto non tossì e la realtà gli ripiombò addosso pesantemente. Il Dottore gli porse altre due cannucce dai colori fluorescenti.
–Respiratori Soborani. Si, Soboriani, gli stessi che fanno i Sali, ma questi non sono illegali. Per ora. Mi sono rimasti solo al gusto menta e limone.-
-Tu…- Il tono di Jack aveva un che di accusatorio che il Dottore accolse con un sorriso disarmante.
-Respiratore che serve per respirare.- Sottolineò cortesemente il Signore del Tempo guardando verso Ianto e il Capitano si affrettò a portare la cannuccia verde acido sulle labbra del suo compagno. Quella gialla toccò a lui.
L’aria pura fu una stilettata piacevole alla mente. Sollevò la testa di Ianto per farlo respirare meglio. Il suo colorito passò rapidamente dal blu al pallido cadaverico, ma lo considerò comunque un buon segno.
-Sei… diverso. Di nuovo.- Jack non riuscì a trattenersi, sorpreso. Poi si accigliò. –E’ un farfallino quello?-
-Forte, vero?- Confermò il Dottore, poi alzò un dito come ricordandosi improvvisamente qualcosa. Estrasse da una tasca una tastiera quadrata simile a uno di quei giochini puzzle in cui si deve ricomporre una figura. La lanciò a Jack. –Grimaldello entropico a base empatica, leggermente modificato dal sottoscritto. Dovrei chiamarlo GEBE… Ah... Nah... Grimaldello multiuso andrà bene.- Scambiò uno sguardo di intesa col Capitano.
-Vai. Apri le porte di questo palazzo prima che il veleno uccida tutti.-
Jack annuì. Adagiò Ianto a terra. Tentò di dire qualcosa, ma troppe domande si presentarono in un colpo solo nella sua mente e ne uscì un semplice. –Ben tornato.- Poi corse verso i terminali delle porte di uscita e del sistema di areazione del palazzo.
Il Dottore si sistemò il collo della giacca lunga che indossava e quando si voltò verso la teca non c’era più traccia di cordialità sul suo viso.


Dietro il vetro vorticava una tempesta di nubi e fumo.
Le pareti della teca vibravano trattenendo a stento la furia imprigionata dentro di esse. Una sostanza viscida le colpì violentemente.
-TU.NON.DOVRESTI.ESSERE.QUI.- tuonarono i 4.5.6
Le labbra del Dottore si piegarono in un sorriso pericoloso. –No, vero?- Avanzò verso la teca per nulla intimorito dallo sfoggio di potenza della creatura. Intrecciò le mani dietro la schiena e studiò il turbinio di fumo.
 –Avete isolato i segnali dal sistema solare.- Disse. –Avete fatto fondere il cellulare di Martha. Era un vecchio modello, niente app e cose simili, ma funzionava ancora bene, sapete.- I suoi occhi riflettevano i vortici di fumo ed energia, e parevano capaci di risucchiarli. –Ci avete provato, ma un tale silenzio ha fatto accendere una spia rossa sulla consolle del TARDIS. E Martha non è il mio unico contatto sulla Terra.-
-TU.NON. PUOI.STARE.QUI.DOTTORE.- Altra melma si schiantò sul vetro.
-VOI non potete stare qui.- La sua voce tuonò decisa. –Avete oltrepassato un limite ed è superfluo menzionare il Protocollo Ombra, vero? Andatavene. Ora. Questa è l’unica opportunità che vi dò.-
L’aria tremò alla risata innaturale della creatura aliena nascosta nella teca. Si udirono tuoni al di fuori del palazzo.
-NON.IMMISCHIARTI.DOTTORE. O.STERMINEREMO.SUBITO.IL.TRENTA.PERCENTO.DELLA.RAZZA.UMANA.-
-Oh. Amate le percentuali.- rilevò il Dottore con tono leggero. Allargò le braccia. –Opportunità non colta dunque. Tutto quel fumo vi fa decisamente male.-
-GUERRA.DOTTORE.GUERRA.ANCHE.A.TE.-
Il Dottore non si voltò. –Sei, Ianto, giusto?- Chiese mentre estraeva qualcosa dalla tasca interna della giacca.
Dietro di lui Ianto si sollevò a fatica su un gomito. Respirava dalla cannuccia Sobotica, o quello che era e aveva seguito la scena in silenzio, sperando che tutti lo credessero morto.
–Si, signore.- le parole gli raschiarono la gola.

TO BE CONTINUED...

Children of Earth, finale alternativo


Torchwood è uno Spin-off di Doctor Who, se state leggendo questo post già lo saprete o non sareste mai capitati per caso in questa pagina.
L'intento è buono: creare una serie "adulta", che tratti argomenti controversi senza addolcirli o girarci intorno, ambientandola in una Terra contemporanea minacciata dagli alieni.

Ora... personalmente sono dell'idea che temi "adulti" si possano trattare anche senza lasciare addosso al telespettatore un gran senso di angoscia e desolazione. Almeno questo è ciò che ho provato io al finale di Children of  Earth. Ognuno di noi è diverso, verissimo, ma per quelli che come me che cercano in una storia emozioni, ma anche quella magia positiva che ti accende qualcosa nell'animo, ecco un finale alternativo per la Terza stagione di Torchwood.
Vedetela come una delle possibilità negli universi paralleli che si possono creare ad ogni nostra scelta.
Miracole Day di conseguenza sarà un po' diverso, ma a noi piacciono le storie e siamo sempre pronti a seguirne di nuove!
E come dice il Dottore: i paradossi poi tendono a sistemarsi da soli... (ehm, aggiungo io)

Il mio Children of Earth cambia al Quarto Giorno, nel fatidico momento del rilascio del gas tossico...