domenica 18 agosto 2013

Children of Earth, finale alternativo 2/3


Il pavimento cominciò a tremare.
Una colonna di fuoco squarciò le nubi e piombò sul tetto del palazzo. Vetri andarono in frantumi e allarmi si misero a suonare per la città. Nella sala con la teca l’aria fu risucchiata da un improvviso calore.

-Ianto, Come chiamate questi… esseri?- Il Dottore non si scompose.

-Ehm. 4.5.6.-

-SEI.SOLO.GLI.UMANI.SONO.DEBOLI. ANCHE.CON.UN.SIGNORE.DEL.TEMPO.LA.TERRA.CADRA’.-

-Sbagliato.- Il Dottore socchiuse gli occhi. -Non sono solo. Jack?-

Il Capitano Jack Harkness, ansimante per la corsa, era appoggiato allo stipite del portone. Calcinacci cadevano tutto attorno a loro mentre il terremoto cresceva di intensità. –Dottore. Tutto fatto. Quando vuoi.- Aprendo le porte aveva capito che cosa gli era stato in realtà consegnato.

Il Dottore fissò la teca. –Vampiri di Galla Parlaxi. Questo siete. Pirati, locuste di mondi. Ma gli umani, i deboli umani, vi hanno dato un nome che sarà la vostra condanna.- Nella sua mano si accese l’estremità verde del cacciavite sonico. -4.5.6. E’ una frequenza, giusto?-

-Oh. Lo è.- Sorrise Jack. Battè velocemente una combinazione sul Grimaldello Entropico, e soprattutto a base Empatica.

Il Dottore puntò il cacciavite sonico sulla teca vibrante. La sagoma deforme di un alieno si scagliò contro il vetro.

–E questo, signori, è un Cacciavite Sonico.- Dichiarò il Signore del Tempo.

Jack lanciò il Grimaldello con lo schema ricomposto e pulsante, il Dottore attivò il Cacciavite sulla giusta frequenza. La sala si accese di una luce accecante e un’onda sonica si propagò, scontrandosi con le correnti create dagli alieni. Il boato che ne seguì finì di distruggere tutti i vetri rimasti. Compreso quello della teca, ormai vuota.


La telecamera smise di proiettare e nella sala del Consiglio di Emergenza tutti fissarono attoniti il monitor nero.


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